martedì 8 novembre 2011

Serie dei micro racconti: L'anticristo

"Non fermarti! Cazzo corri John!" disse Nathan cercando di far presa sulla sua bontà d'animo, in fondo Sam non concoceva Emy ma ormai era entrato nel vortice, lo avevano addirittura ferito e solo perché era con Nathan e Loro volevano Emy. E la volevano stanotte: nel suo ventre cresceva il seme del male e lo stava facendo con una velocità inumana.
"Non so neppure chi cazzo sia lei, perché sono uscito con te stasera!" esclamò John correndo, in verità era uscito con Nathan perché gli doveva un favore che voleva saldare così, aiutandolo ad espatriare la sorella, lontano da quella setta che la cercava per estirparle dal ventre il seme del male. Solo che gli avevano rubato il pick-up e poi li avevano aggrediti, ed ora erano in corsa, una corsa contro il tempo.
"E' mia sorella e ci sei dentro fino al collo, corri!" lo incitò Nathan, correndo ancora più velocemente, in quell'istante non gli importò neppure più di lasciarlo indietro, doveva salvare la sua Emy.
"Ti prego fermati, ho bisogno di un medico" la ferita al petto di John sanguinava parecchio ma Nathan non si fermò. Il bambino avrebbe potuto nascere quella sera stessa, e Lei doveva essere la sicuro. Fece uno sprint come infastidito dal lamentarsi dell'uomo, e lo seminò in breve tempo.
Corse senza mai voltarsi né fermarsi, pensando che poco gl'importava se dal ventre palpitante di Emy sarebbe nato l'anticristo. Il male non vive forse in ognuno di noi? Si rispose di si, raggiungendo il rifugio segreto. Ce l'aveva fatta, nessun ripensamento, nessun senso di colpa, aveva già deciso da che parte stare e solo per amore. Male e bene non sono forse i lati di una stessa medaglia?
La serratura del rifugio scattò e lo sguardo di Emy lo trovò. Lei era sua sorella e lui aveva decisamente deciso da che parte stare. Ecco perché era lì.



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